"Essere pienamente è avere la piena gioia dell'essere. Essere senza avere la gioia d'essere, senza una totale felicità di sè e di tutte le cose, è uno stato neutro o diminuito: è esistenza, ma non pienezza di essere.
Anche questa felicità deve essere intrinseca, esistente in sè ed automatica; non può dipendere da cose esterne a sè: qualunque sia l'oggetto della sua gioia, esso fa parte di lei ed essa ne gioisce come d'una parte della sua universalità.
Ogni assenza di gioia, ogni dolore e sofferenza sono un segno d'imperfezione, d'incompletezza; essi sorgono da una divisione dell'essere, da un'incompletezza di coscienza dell'essere, da un'incompletezza di forza dell'essere.
Divenire completi nell'essere, nella coscienza dell'essere, nella forza dell'essere, nella gioia dell'essere e vivere in questa completa integrazione è vivere divinamente."
Sri Aurobindo (La Vita Divina)
P.S. Sono ancora vivo tra traslochi, ospedali, viaggi, pensieri e ripensamenti ... Ancora qualche settimana di vita frenetica, poi sarò più presente qui.
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