mercoledì, ottobre 10, 2007

Mare

Ho trascorso l’ultimo weekend in barca a vela tra le isole toscane.
Vento forte, mare forza 4: la barca cavalcava le onde, inclinata, veloce.
Tutto il giorno così: dal mattino presto al tramonto.
Il tramonto autunnale è stato bellissimo: colori caldi, un po’ di foschia ed il mare che a poco a poco si faceva scuro. Dentro di me sensazione di pace, come sempre al tramonto.
Poi è venuta la notte, il freddo, le stelle, il mare nero e la schiuma bianca della prua che fendeva l’acqua. Le luci della terra erano lontanissime. Il vento non calava, come ci saremmo aspettati.
Mi piace navigare di notte, il mare di notte, il senso di raccoglimento e di fragilità che dà l’essere di notte in barca a vela al largo.
Non si riusciva a dormire: la barca era troppo inclinata ed agitata.
Continuavamo a navigare veloci e dopo tante ore sembrava che tutta la vita si fosse ridotta a regolare le vele, prendere il vento e cavalcare le onde: non c’erano più altri pensieri: la terra e la vita “normale” non esistevano più.
L’alba è stata fredda, grigia dapprima, poi il sole si è levato in un cielo azzurro chiaro chiaro. Eravamo infreddoliti ed a poco a poco abbiamo iniziato a scaldarci al sole. Il vento ancora non calava.
Con la luce abbiamo visto la nostra meta, che si avvicinava a poco a poco.
Eravamo stanchi, affamati e silenziosi.
A questo punto il piacere della navigazione era diventato meno importante della meta da raggiungere: calcolavamo i tempi, la velocità.
Arrivati al porto siamo andati a dormire nelle cuccette. Un sonno agitato, frammenti di sogni e di pensieri, interrotto dai rumori del porto.
Dopo qualche ora siamo ripartiti per raggiungere una baia poco distante. Il vento era calato, il mare era calmo ed il sole scaldava. L’atmosfera era completamente diversa.
Arrivati alla baia abbiamo fatto il bagno, ci siamo asciugati al sole, recuperando energie. Come spesso mi accade dopo esperienze così intense e lunghe, avevo la sensazione di un netto distacco dal passato, come se la mia vita potesse ricominciare da quel momento.
Abbiamo poi navigato per altri due giorni, ma con meno vento ed a ritmi più tranquilli.

mat

9 commenti:

Anonimo ha detto...

il mare per me ha sempre rappresentato la vita in movimento, lo scorrere del tempo, il ricambio, l'allegria e la rabbia. Per questo sembra di rinascere quando albeggia e si è in mare, si ha la visione del tutto che rinasce alla luce di un nuovo giorno...in attesa che un altro tramonto ci porti con sè.

Anonimo ha detto...

bello leggere con quanta intensità parli della semplice profondità di un 'esperienza nella natura.
Ti capisco.
Avrei provato le stesse sensazioni e le avrei comunicate come te quasi..
sarà perchè sono un'ariete anch'io?..
Anch io voglio contemplare l'alba sul mare da una barca.
C.

Anonimo ha detto...

Che meraviglia, come avrei voluto essere con voi... Giulia Adoro il mare.

Anonimo ha detto...

un po' di sana invidia.... :)

Anonimo ha detto...

IO HO PARTECIPATO ALLA COPPA D' AUTUNNO ( BARCOLANA )
HAI RAGIONE, UN AUTUNNO STUPENDO E CALDO....PER IL MOMENTO

Anonimo ha detto...

è esattamente così.
Che bello leggerti.
Elisa

Anonimo ha detto...

azz quanto tempo che non passavo dal tuo blog......non è colpa mia non ero spesso al pc :)
smackk
valerie3010

Anonimo ha detto...

azz quanto tempo che non passavo del tuo blog, sempre un piacere leggere quello che scrivi
smackkkk
valerie3010

Anonimo ha detto...

naufragato o alla ricerca dell'isola del tesoro?