"Would you tell me, please, which way I ought to go from here?" Alice speaks to Cheshire Cat.
"That depends a good deal on where you want to get to", said the Cat.
"I don't much care where..." said Alice.
"Then it doesn't matter which way you go," said the Cat.
"... so long as I get somewhere." Alice added as an explanation.
"Oh, you're sure to do that," said the Cat, "if you only walk long enough."
(Alice's Adventures in Wonderland - Lewis Carroll)
Anch'io a volte riesco a vagabondare nel cielo dell'essere, libero da pensieri ed emozioni. Non posso avere una meta perchè voglio scoprire cose che non so.
A volte immagino la nostra mente come l'universo. C'è una parte ben esplorata, che ci riserva poche sorprese: è come il nostro sistema solare e qui vivono la maggior parte dei nostri pensieri ed emozioni.
C'è poi una parte poco conosciuta formata da altri sistemi solari lontani da noi e che possiamo vedere soltanto quando è notte e la luce degli eventi più vicini è attenuata. Qui ci sono le nostre sensazioni ed emozioni più profonde, incapaci di trasformarsi in pensieri compiuti.
Infine c'è il limite estremo dell'universo, che probabilmente risponde a leggi "fisiche" diverse da quelle che conosciamo. Immagino questo spazio buio, freddo, silenzioso e vuoto.
Ho la sensazione che quella sia la parte feconda dell'universo: in quel vuoto nascono tutti gli eventi. Alcuni di questi dopo un viaggio nello spazio-tempo attraverso percorsi imprevedibili giungono a manifestarsi nella nostra vita.
Altri, forse la maggior parte, si perdono nello spazio che noi non vediamo.
Questa notte è morta di cancro una mia collega di lavoro americana, una cara amica. La notizia è arrivata via e-mail, insieme alle indicazioni per il servizio funebre e la sepoltura. E' strano essere parte di una comunità così dispersa nel mondo, essere sempre in contatto nonostante le differenze di fuso orario e, come conseguenza, essere invitati ad un funerale in Georgia. La mail si intitolava: "With Simpathy: Amanda".
mat
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