mercoledì, settembre 06, 2006

La mia morte

Il respiro è più faticoso e irregolare. Le inspirazioni sono corte. Prima di ogni inspirazione c'è una pausa ed il respiro sembra non venire mai.
Ho sempre meno energie, non riesco ad avere ossigeno a sufficienza: è come se stessi annegando, ma non riesco a dibattermi.
Oppressione.
La mia mente è oscura.
Sto perdendo la lucidità.
Vedo le immagini della mia stanza, ma ho momenti di buio.
Non riesco a combinare i pensieri.
Angoscia.
Non c'è più dolore, ma mi sento schiavo. Non capisco. Non voglio vivere questa situazione.
Il respiro è sempre più superficiale, cerco l'aria con tutte le mie forze, ma non riesco ad averne a sufficienza.
Qualcuno mi parla, ma è lontano e non capisco.
Provo a muovere una mano. Il movimento è scoordinato. Ricade.
Sono oppresso, schiacciato tra pareti troppo strette.
Si spengono i pensieri, non esistono più i nomi delle cose e delle persone.
Non esiste più nulla, se non le mie emozioni qui ed ora.
Il mio corpo è un oggetto inerte, non mi dà più sensazioni.
La vita fisica si sta dissolvendo.
Mi manca l'aria.
Non voglio vivere questa pena senza fine.

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