mercoledì, settembre 13, 2006

Scendere dal piedistallo

Ho visto un vecchio, magro, sporco, capelli lunghi, seduto a terra in stazione. Mi ha guardato negli occhi, tra la gente che passava indifferente.
Anch'io sono passato indifferente.
Più tardi ho letto alcune parole del Dalai Lama sulla compassione e sul fatto (ovvio) che tutti gli uomini sono uguali ed hanno la stessa aspirazione alla felicità.
Mi è tornato in mente quel vecchio ed ho cercato di "sentire" che nel profondo dell'essere, io sono uguale a lui. Non ci sono riuscito fino in fondo.
La difficoltà principale è probabilmente il fatto che io considero importanti una serie di traguardi che ho raggiunto (famiglia, lavoro, relazioni sociali, cultura, ...), mi considero bravo per essere riuscito a raggiungerli e dentro di me penso che tutto questo abbia più "valore" di una vita trascorsa sdraiato in una stazione a chiedere la carità.

Mi sono ritornate in mente alcune frasi di Teresa di Lisieux (in "Storia di un anima"): "Ho compreso che tutti i fiori che Egli (Dio) ha creato sono belli ... Ho capito che se tutti i fiorellini volessero essere rose, la natura perderebbe il suo aspetto ... la perfezione consiste nel fare la Sua volontà, nell'essere ciò che Lui vuole che noi siamo."

Come capire che tutti possiamo raggiungere la perfezione, magari chiedendo la carità in stazione?
Come intuire che siamo parte di un disegno più grande, dove la vita di un barbone ha lo stesso senso, la stessa importanza e la stessa dignità della mia vita?

Non è così facile scendere da un falso piedistallo.

mat

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao mat, come stai?
se potessi commenterei queste tue riflessioni con una immagine, ma ho solo le mie parole, in cui ho l'impressione di non mettere bene quello che penso , e che sento
mi sono ritrovata nelle tue riflessioni, e le vivo, molte volte,
rimango là a girare per individuare meglio la forma del mio piedistallo, che sicuramente c'è, ma non è fatto dei miei traguardi, delle mie "soddisfazioni"...
ti farò sapere cosa ho trovato

bellissime le parole di Teresa di Lisieux

maurizio ha detto...

Grazie per le tue belle parole, Marina. Anch'io mi ritrovo in quelle che scrivi nel tuo blog.
Teniamoci in contatto.

Ciao, Maurizio