martedì, novembre 21, 2006

La vita divina (1)

"Che cos'eravamo prima di nascere e che cosa siamo dopo la morte, sono le domande e la risposta dell'una dipende da quella dell’altra."
Sri Aurobindo (La vita divina)

Alcune immagini per capire da dove veniamo e dove andiamo.
Sono soltanto immagini che sento dentro di me: i migliori filosofi hanno ragionato su questi temi per migliaia di anni, senza trovare una sola certezza, quindi non mi aspetto di poterla trovare io.
Il cristianesimo immagina la continua creazione di anime da parte di Dio. Le anime vengono create ed “inserite” nei corpi umani: da quel momento avranno una vita individuale eterna. L’immagine è quella di linee che iniziano da un punto e proseguono all’infinito.

Molte religioni orientali pensano invece ad una serie di vite individuali, esistenti da sempre. Tali vite erano inizialmente perfettamente uguali ed ora stanno seguendo percorsi evolutivi diversi attraverso diverse “vite” fisiche e finiranno per ricongiungersi nell’unica “Vita” o “Essere”, non più individuale, ma universale. L’immagine è opposta a quella del cristianesimo: molte linee che non hanno un inizio e finiranno per riunirsi in un unico punto.

Mi piace completare questa immagine con un’altra, che proviene dall’induismo. Le vite individuali sono come le onde nell’oceano: movimento temporaneo della superficie dell’acqua, continuamente destinate a nascere ed annullarsi, in una danza infinita, nella quale nessun’onda può esistere indipendentemente dall’oceano e dalle altre onde.

Un’altra immagine che ho dentro di me fin da quando ero ragazzo è che la “Vita” sia una cascata d’acqua, mentre le nostre vite individuali sono dei tubi opachi attraverso i quali l’acqua passa per poi uscire e ricongiungersi alla cascata.

Nei prossimi post vorrei riflettere sui diversi modi di vedere la vita che derivano da queste immagini così diverse.

Mi piacerebbe anche che qualcuno descrivesse le immagini della vita che porta dentro di sé.

mat

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